I vincitori del Gran Guinigi

Per la capacità di svelare al lettore le ossessioni umane nei confronti del potere, in un momento di crisi e incertezza mondiale caratterizzato da un distacco sempre crescente tra il vivere quotidiano e le stanze dei bottoni.

Per la capacità dell’autore nel padroneggiare il racconto breve con una cifra stilistica nel contempo ironica e drammatica fulmineamente calata nel quotidiano e nell’attualità.

Per aver presentato nelle sue pagine una sceneggiatura e un disegno brillanti e articolati, ricchi di suggestioni provenienti da altre scuole, mantenendo una trama avvincente e lo stile personale dell’autore.

Per aver saputo emozionare il lettore con uno stile fresco e accattivante, caratterizzato da una magistrale alchimia tra disegno e colore.

Per la qualità tecnica ineccepibile del suo tratto, unita a una continua ricerca stilistica che lo ha portato a raccontare in maniera personale una delle icone del fumetto italiano.

Miglior Sceneggiatore Per aver contribuito al salto evolutivo del genere supereroistico cogliendo e interpretando i mutamenti storici del nuovo millennio.

Per lo stile carico di espressività e di partecipazione che raffigura in maniera efficacemente dolorosa l’emarginazione e il disagio della psiche.
Manu Larcenet per “Blast”. Coconino Press - Fandango

Per aver colmato una lacuna del mercato fumettistico italiano realizzando una intera collana appositamente dedicata al pubblico più giovane.

Per la costante ricerca stilistica che in oltre quaranta anni di carriera ha portato l’autore a raggiungere vertici grafici e narrativi straordinari, consacrandolo come un maestro del fumetto internazionale.

Per l’insieme della sua opera e per essere stato punta di diamante di una delle tappe del fumetto

italiano, unito idealmente a Giancarlo Francesconi e Alfredo Castelli.