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Silenzio: parlano i maestri

Mario Stefanelli

Matteo Stefanelli è un ricercatore dell’Università Cattolica di Milano e tra i maggiori studiosi di fumetto italiani. Ha curato mostre, progetti editoriali, programmi tv, e scrive di fumetto per Il Post.it, Rolling Stone Italia, Zeroe per il blog Fumettologicamente. Tra i suoi libri La bande dessinée: une médiaculture(con Eric Maigret; Armand Colin, 2012) e Fumetto! 150 anni di storie italiane(con Gianni Bono, Rizzoli, in uscita). Per Lucca Comics cura il ciclo di dibattiti Comics Talks.

 

Matteo, i Comics Talks cercano di approfondire nuove tendenze o grandi questioni del media fumetto. Quest'anno cosa offre il programma?

Uno è il tradizionale incontro in cui indaghiamo le motivazioni dei grandi autori, all’insegna della domanda “perché hai scelto di fare fumetto?” Gli altri sono dibattiti più legati all’attualità o alle tendenze creative. Nel primo, in particolare, ci confronteremo su un aspetto del linguaggio fumettistico che sembra avere un peso crescente: la Nona arte è sempre più non solo ‘disegno’, ma un campo espressivo in cui al disegno si mescolano fotografia, collage e manipolazione digitale. E se il rischio è quello di assistere a freddi virtuosismi tecnici, spesso emergono esperienze interessanti e potenti. Come nel caso degli autori invitati.

 

L'incontro Satira e Post-Satira sembra avere tutti i presupposti per essere un evento scoppiettante. Perché adesso?

Perché usciamo da un lungo periodo in cui la satira è sembrata pervadere tutto, invadendo generi dell’intrattenimento un tempo distanti (talk show, giornalismo d’inchiesta) e sconfinando nella stessa realtà politica. Il risultato è che l’identità della satira pare ormai perduta in una strana meccanica: il cortocircuito dell’“indignazione a comando”, da cui anche il fumetto satirico fatica a uscire (se non abbandonando del tutto il genere, come ha fatto Gipi). E allora agli invitati chiederemo: esiste, oggi, una strada per fare satira superando questa impasse?

 

Ogni anno a Lucca Comics si riunisce il mondo degli artisti del fumetto, e alla tavola rotonda “5 buone ragioni per fare fumetti”, abbiamo la possibilità di vedere riunita la crème degli autori internazionali. Come riesci a gestire questi maestri?

In parte discutendo con loro nei giorni/settimane precedenti, e in parte … rinunciando del tutto a gestirli! D’altro canto, chiedere a ciascuno delle proprie motivazioni è fare una domanda che per alcuni è la più semplice, per altri la più complessa. Ed è forse per questo che le risposte sono spesso affascinanti: perché suggeriscono una ricchezza delle personalità, idee, storie, culture che il fumetto porta con sé. Impossibile da contenere – e per fortuna.

[foto in alto di Tommaso Carmassi]